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IL nostro Vicepresidente ci parla del nuovo PDL del terzo settore

Buongiorno,

cosa si sta sviluppando nel paese all’insaputa di molti cittadini?

Lo abbiamo chiesto ad Andrea Pozzati neo vicepresidente dell’associazione Noi Ci Siamo.

Poche parole ma con un certo tono di sconforto, che come dice lui, se il processo di questo PDL rimarrà questo si trasformerà in una sonora sconfitta per la società civile e per tutta la cittadinanza.

Nei mesi scorsi, al Consiglio Grande Generale, è stata portata una prima lettura avente come oggetto il nostro terzo settore, tanto da definirsi “testo unico in materia di associazionismo e volontariato”.

Il testo portato all’attenzione della cittadinanza, e soprattutto visionato dalle associazioni stesse, ha creato non poco scalpore per i modi, le valutazioni, e le stesse condizioni che dovranno normare un terzo settore che, al di là dei numeri (ovviamente proporzionati alla nostra realtà nazionale), è in tutto e per tutto similare a quello della vicina Italia, e ad altre realtà Europee, in quanto le tipologie di associazioni sono comunque presenti. 

Sono già stati presentati diversi richiami alla politica ed a altri enti preposti nel nostro paese al controllo di un’equità costituzionale dei diritti, per evidenziare le problematiche di un PDL che ad oggi non norma la totalità delle realtà associative del paese.

Ad oggi il PDL esclude tantissime tipologie associative che, non avendo più una norma, dovranno inevitabilmente andare in liquidazione forzata del tribunale o cambiare le loro ragioni sociali ed i relativi statuti, ed in alcuni casi sostenendo ingenti  costi legali.

Vorrei ricordare (dice Andrea) che la realtà associativa di cui ci si sta discutendo, non è una realtà lucrativa del paese, ma si tratta di tutte quelle forme di società di volontariato che operano senza percepire alcun compenso né alcun tipo di guadagno.

Ciò rende questo settore estremamente debole legalmente ed economicamente.

La Politica si riempie la bocca di belle parole verso il mondo solidaristico, verso tutte quelle fasce sociali che lo compongono, come la Disabilità e l’ambito Socio Sanitario.

I politici sono, sempre pronti, a parole, nel mettersi al servizio di tutte queste realtà, ma poi…

Gli appelli mossi da parte del modo solidaristico del terzo settore sono stati tanti, fortunatamente alcuni politici gli hanno dato ascolto, altri li hanno ignorati in maniera categorica.

Originale il fatto che ignorino gli appelli e poi facciano serate dedicate alla solidarietà!! E guarda caso quando ci si avvicina al periodo elettorale.

Incredibili coincidenze (ribadisce Andrea Pozzati con un sorriso amaro sul volto)

Abbiamo chiesto trasparenza nel mondo delle associazioni, abbiamo chiesto che non vengano divise tra loro in base alle finalità cosi come normato nel PDL, abbiamo chiesto una norma che dia numeri cifre e date da rispettare, non il solito vago riferimento che in ogni momento potrebbe essere interpretato.

Anni fa era stata creata una legge che normasse il volontariato e le associazioni, tale norma, come evidenziato anche in CGG dal segretario Pasquale Valentini, era stata creata per eliminare alcune “distorsioni” legate al mondo dell’associazionismo.

Tale legge era stata applicata in minima parte poiché mancavano alcuni requisiti, come la data entro la quale doveva essere applicata.

Purtroppo oggi ci troviamo di fronte ad un PDL con altrettante lacune, lo stesso PDL dietro ha tante cose che possono agevolare le associazioni nella loro gestione, ma nasconde tantissime lacune per alcune realtà sociali che dipendono dallo stesso ordinamento.

Non parliamo del ruolo della consulta, praticamente scomparso nel nuovo PDL, ma di realtà come le cooperative sociali o le associazioni di mutuo soccorso (giusto per nominarne un paio) che non sono minimamente comprese, e che rimangono completamente fuori ordinamento.

Con tutto quello che il terzo settore fa nella nostra società, è assurdo non tenerne conto.

I nostri appelli sono stati raccolti da tantissime realtà sociali e politiche, basti pensare all’appello della Commissione Pari Opportunità, allo stesso coordinamento delle associazioni socio sanitarie “Polo delle associazioni Socio Sanitarie” che hanno appoggiato i problemi sollevati da tale PDL, da alcune delle principali forze politiche che hanno gentilmente accettato un confronto in vista della Commissione Uno che dovrà dare la sua proposta di fattibilità.

I tempi sono stretti, i problemi del paese sono tanti, ma ci stiamo apprestando a licenziare una legge incompleta ed in alcuni casi fuorviante.

Il mondo dell’associazionismo è fatto e creato da semplici cittadini che chiedono chiarezza, che non hanno, come si dice spesso in questi periodi, “il culo attaccato alla poltrona”.

Parliamo di quei cittadini che, ogni anno, devolvono il loro 3×1000 perché si possa fare del bene a chi ne ha davvero bisogno, e non che possa agevolare la posizione politica di qualcuno rispetto a qualcun altro.

Purtroppo questo è diventato da noi l’associazionismo, qualcosa di cui parlare o fare congressi in vista delle elezioni, qualcosa per smuovere le coscienze e far vedere che la parte politica è vicina al cittadino.

Bhe noi del terzo settore siamo davvero una bella pubblicità per molti.

Mi fermo qui “dice Andrea Pozzati”, mi sembrava gusto che la cittadinanza sapesse cosa bolle in pentola nel silenzio più assoluto.

Difendiamo i nostri diritti e le nostre buone azioni.

Andrea Pozzati – Presidente

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